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Siamo forse arrivati ad uno snodo cruciale dell’intricata situazione politica italiana.

Le primarie nazionali di coalizione del centro sinistra hanno incoronato Bersani che sarà quindi il primo candidato ufficiale a sostituire Monti alla guida del Governo prossimo venturo. Con la sconfitta di Matteo Renzi si è persa un’occasione di rinnovamento? Può darsi. Vi è però da chiedersi come mai in altri Paesi la generazione di Renzi è riuscita ad occupare posti chiave nella politica mentre in Italia ha fallito lo scontro diretto?

Nel centro destra Berlusconi è a un bivio: ridiscendere in campo candidandosi alla guida del prossimo Governo, spaccando così il PDL che vedrebbe l’uscita di molti ex di Alleanza Nazionale (ma non solo) oppure rinunciare alla leadership politica (ma a favore di chi?) sperando però che il PDL vinca le elezioni (o comunque ottenga un buon risultato) e insieme ai centristi e alla Lega riuscire a farsi eleggere Presidente della Repubblica.

Tutto questo accade mentre il Governo Monti raccoglie consensi all’estero e fischi nelle piazze italiane. La situazione della finanza internazionale va a fasi alterne, oggi lo spread scende, ma l’economia reale mostra tutti i segni del disastro che stiamo vivendo. La notizia di questa sera è che in Italia si sono persi in un anno cinquecentomila posti di lavoro nell’edilizia. Non parliamo di quello che sta accadendo agli stabilimenti ILVA di Taranto, della situazione della FIAT, della crisi di Fincantieri.

La disoccupazione, soprattutto quella giovanile, sale mentre gli italiani, grazie alla riforma Fornero, sono diventati i lavoratori europei più anziani ad andare in pensione. I consumi scendono, anche quelli alimentari e arrivare a fine mese è sempre più un problema per famiglie che un anno fa rappresentavano la classe media e pensavano a dove andare in vacanza d’estate.

Se questo è lo scenario, per chi deve votare il Signor Rossi alle prossime elezioni? Ma, soprattutto, andrà a votare il Signor Rossi alle prossime elezioni? Perché la situazione al momento è deprimente. Se siamo arrivati al Governo Monti è perché prima ci sono stati un Governo Berlusconi e un Governo Prodi. Ma ora, dopo un anno di Governo Monti, la situazione reale non è cambiata per nulla, anzi per certi aspetti sembra peggiorata.

In questo momento molto delicato la nostra classe politica se vuole tentare in extremis di riallacciare un flebile dialogo con chi ancora crede nel valore della politica, deve dimostrare di agire nell’interesse del Bene Comune del Paese e non del proprio personale orticello (vedi Legge elettorale), altrimenti verrà spazzata via definitivamente dall’astensionismo da una parte e dal qualunquismo di un movimento d’opinione che cavalca il malcontento popolare ma che non vede al suo interno candidati capaci di proporre risposte e soluzioni ai problemi enormi che l’Italia dovrà affrontare nei prossimi anni. E in mezzo a questo magma si potrebbe spalancare la strada per un’Alba Dorata …, ma non credo che gli italiani bramino questa soluzione, a meno che la situazione economica continui a peggiorare.

Meditate politici, meditate…

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